La nuova bozza del Governo sui rinnovi contrattuali e gli interventi a sostegno dell’economia non soddisfa appieno le rappresentanze sindacali, che trovano insufficiente la proposta di aumento economico dell’1,5%. Il documento ha recepito alcune richieste delle organizzazioni dei lavoratori, ma ancora mancano alcuni punti, come lo stralcio sull’indennità di disoccupazione e Cassa Integrazione e l’inserimento della riforma degli ammortizzatori sociali tra il pacchetto delle misure urgenti. Altri aspetti, come la flessibilità e l’allungamento del periodo di prova, ritengono sia inopportuno trovarli inseriti in questa bozza. Vanno affrontati – afferma la CSU – nella contrattazione con le associazioni di categoria. L’annuncio del Governo sul blocco delle tariffe lo apprezzano, ma i sindacati chiedono una serie di misure sociali, come il blocco degli affitti e delle rette di asili nido e casa di riposo e il sostegno pubblico alle famiglie che utilizzano asili nido privati, insieme a provvedimenti per chi ha il mutuo prima casa. In merito alle riforme annunciate, su pensioni e fisco, chiedono indicazioni più precise. All’Esecutivo presenteranno una proposta scritta dopo una valutazione approfondita della bozza di accordo. Se ne discuterà nella prossima riunione del tavolo tripartito.
Sergio Barducci
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