Rinnovo contratto PA: CDLS, CSdL e USL auspicano la firma entro l'anno. Prioritaria una risposta all'inflazione

Alla Sala Montelupo di Domagnano, questa mattina, l'attivo dei quadri delle 3 federazioni pubblico impiego

Unite le 3 sigle nell'inseguire un obiettivo ritenuto non più procrastinabile. Come dimostrato dalla forte partecipazione - oggi - dei vari rappresentanti sindacali; dalla volontà di contribuire al dibattito, condotto dai rispettivi segretari di federazione. Fondamentale una risposta concreta all'inflazione che morde; stipendi fermi da tanti anni – sottolinea Antonio Bacciocchi, CSdL -, con un potere d'acquisto eroso progressivamente. Problema sistemico, riguardando quasi 4.000 lavoratori del pubblico impiego e relative famiglie. Si chiede dunque quantomeno un allineamento, rispetto agli aumenti già riconosciuti nel privato. Al contempo realismo. Se dovessimo guardare a ciò che effettivamente serve per coprire l'inflazione – osserva Simona Mazza, USL – sarebbero cifre impensabili”. E poi un auspicio, che in futuro vi sia una cadenza regolare per i rinnovi; che non passi ancora un decennio. Intanto resta questa partita da chiudere; possibilmente entro l'anno. Non ci possiamo più permettere di attendere – rimarca Milena Frulli, CDLS -; riflessioni anche sulla controparte. Eravamo partiti molto distanti – afferma -, ci stiamo avvicinando; pur essendovi ancora aspetti da limare. Prossimo incontro con la delegazione di Governo giovedì prossimo. Aspettiamo risposte, è stato detto; altre istanze sono emerse dall'Attivo odierno. Grande attenzione alla parte normativa: orari di lavoro, ferie, congedi e così via. È stato detto come l'amministrazione pubblica solleciti modifiche, quando non l'introduzione di nuovi istituti. Non esclusi tuttavia tavoli tecnici anche successivamente alla firma; pur essendovi consapevolezza di come le questioni cruciali debbano essere risolte nell'immediato. Posto l'accento anche sui dipendenti con il nuovo regime retributivo; e che in assenza di rinnovo contrattuale continuerebbero a percepire lo stesso stipendio di quando erano precari.

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