Dopo la pausa estiva, Sindacati e Governo riaprono il confronto sulla riforma pensionistica. Due i pilastri: sistema a ripartizione e a capitalizzazione, anche se il primo resta una priorità per i sindacati dal momento che è quello con più garanzia di tenuta. Nei prossimi incontri sarà valutato il periodo minimo di contribuzione, se cioè si può aumentare. Uno dei nodi del confronto autunnale riguarderà l’innalzamento dell’età pensionabile, da attuare con dovuta gradualità; punto centrale della riforma, gradualità nell’aggiornamento delle aliquote contributive e nella possibilità di riscattare gli anni di non lavoro. La confederazione democratica ha proposto di introdurre un secondo pilastro di natura privata, garantito da un quadro legislativo. Una previdenza complementare che si dovrà concretizzare nei fondi pensione collettivi.
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