Lo confermano i dati sulle vertenze per la riduzione di personale e il ricorso alla cassa integrazione. Molte anche le società che cessano la propria attività o la sospendono in attesa di tempi migliori. Il ricorso alla cassa integrazione aumenta e aumentano gli iscritti all’ufficio di collocamento, in maggioranza sono donne, a riprova che il mondo femminile continua a pagare il prezzo più alto della crisi. La commissione che prende in esame le richieste di cassa integrazione, riunita il 25 febbraio scorso, aveva sul tavolo 144 istanze per un totale di 1.973 dipendenti. Al 31 gennaio 243 realtà produttive hanno rinunciato alla licenza, mentre 894 l’hanno sospesa. A fine gennaio su 1.761 iscritti in graduatoria solo in 1.016 hanno trovato una nuova collocazione a tempo determinato, per 745 nessun nuovo posto di lavoro. Dato molto alto anche per la mobilità che nel 2009 ha interessato 294 sammarinesi, su richiesta di 157 ditte che hanno messo in cassa integrazione, a tre mesi, anche 173 frontalieri. Ma nelle liste di mobilità anche 56 stabilizzati, lavoratori esterni al paese impiegati da oltre 10 anni nella stessa ditta. Alto anche il numero dei controlli per contrastare il lavoro nero. Nel 2009 sono stati 5.384.
Myriam Simoncini
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