Ritenuta di solidarietà: i pensionati si allarmano, ma le cifre sono veramente basse
Questa mattina tra le mani dei pensionati è arrivata una comunicazione. Sono gli effetti della riforma pensionistica entrata in vigore ad ottobre del 2011 con la legge 158. Di nuovo c'è il "contributo di solidarietà" e sull'entità del contributo, i pensionati non devono allarmarsi, le cifre sono basse. Si parte da chi percepisce una pensione oltre i 1.500 euro lordi al mese ed è calcolata sulla parte eccedente. Per esempio: se la pensione è di 1600 euro il contributo è di due euro al mese. Gli scaglioni sono definiti così dai 1.500 euro ai 2mila l'aliquota sulla parte eccedente è del 2% dai 2mila ai 2.500 euro l'aliquota è del 2,5% dai 2.500 ai 3mila l'aliquota è del 3,5%. Ogni 500 euro il prelievo fiscale cresce di un punto percentuale. Per le pensioni d'oro che superano i 6mila euro si arriva al 10,5%. Il contributo non scade, a meno che, non si cambi la legge. Tutto sarà scritto nella cedola del 27 gennaio: i pensionati leggeranno con i loro occhi a quanto ammonta, caso per caso, la ritenuta applicata. Mettiamola così, i pensionati tendono la mano ai lavoratori attivi, soprattutto giovani e precari.
Valentina Antonioli
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