Rsa Colombini alle Finanze per rimborso tassa frontalieri
"Rispetto a ciò, un elemento qualificante del confronto è stato l'impegno espresso dal Segretario Felici di reiterare il provvedimento di recupero anche per gli anni 2012 e 2013. Impegno che, se concretizzato, porrebbe rimedio sul piano economico, anche se non su quello della discriminazione introdotta con l’art. 56, che rimane una pagina poco edificante della storia recente di questa antica Repubblica", prosegue la nota. "Non ci convince invece il tetto dei 30.000 euro, importo sopra il quale per i lavoratori frontalieri non ci sarà rimborso, poiché un criterio così rigido, oltre a non generalizzare un diritto, come dovrebbe essere, produrrebbe ingiuste sperequazioni verso quelle situazioni con carichi familiari importanti. Occorre ricordare che la tassazione, sia in Italia che a San Marino, aumenta già progressivamente in base al reddito, ma viene ridotta a tutti in presenza di persone a carico, mutui, spese mediche, ecc. Cosa che con questa soglia di reddito non avverrebbe."
Il Segretario di Stato si è dichiarato disponibile a tenerne conto. Nell'individuare invece strumenti e modalità propedeutici all'accreditamento dell'importo, si è convenuto sulla possibilità dell'utilizzo della San Marino Card (soluzione che assieme alla Fed. Industria CSU abbiamo sempre caldeggiato anche in tempi meno recenti), che per il sistema Paese avrebbe un ritorno sia economico che fiscale, visto che le transazioni sarebbero poi ineluttabilmente tracciate. Ad ogni modo, andranno valutate altre ipotesi, purché consentano il recupero anche per quei lavoratori che hanno lavorato nel 2011 ed al momento potrebbero non avere più un rapporto di lavoro. All'attenzione del Segr. Felici posto anche un fenomeno che sta crescendo in maniera esponenziale, ovvero quello del frontalierato al contrario, che coinvolge lavoratori residenti a San Marino che sono costretti a seguire l'azienda che si trasferisce fuori territorio; in diversi casi si tratta di persone con famiglie monoreddito che presentano dichiarazioni dei redditi in San Marino, senza che si vedano riconosciute né detrazioni né agevolazioni fiscali dal sistema sammarinese. Anche per questi casi, si potrebbe ipotizzare un provvedimento con criteri di progressività, finalizzato ad un rimborso parziale di quanto non recuperato, magari sempre attraverso lo strumento della SMAC, propedeutico a sostenere i redditi di quelle famiglie che oggi sono più in sofferenza.