I saldi non attirano più

I saldi non attirano più.
Per lo più frequentate da gente del posto, le boutique del Titano non sono tutte concordi nel valutare l’andamento delle vendite. Alcuni negozi da noi contattati, ad esempio, si dicono più che soddisfatti e dichiarano di aver venduto il 30% in più rispetto all’anno scorso. Altri, invece, parlano di crisi del settore e denunciano un calo consistente. Che i saldi abbiano perso attrattiva rispetto al passato non è una novità, almeno fuori confine. Secondo una indagine di Confcommercio, a dirsi soddisfatto è poco meno del 10% dei negozianti, mentre il 57,8% ha rilevato una flessione rispetto ai saldi estivi dello scorso anno. “E’ finita l’epoca delle lunghe file fuori dai negozi”, confida la titolare di un nota boutique sammarinese. “Con la crisi dei consumi la gente sceglie l’acquisto consapevole, compra insomma per necessità e cerca di evitare il superfluo.” Alcune venditrici raccontano che ad influire negativamente, sono soprattutto le vendite promozionali che gli esercizi fanno nel corso dell’anno. “In passato - ci spiegano – quello con i saldi era un appuntamento da non perdere, atteso con impazienza dai consumatori. Oggi non è più così dato che vengono anticipati da periodi di sconti che promettono l’affare e che a volte rifilano all’acquirente fondi di magazzino o capi fallati”.

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