San Marino, allarme della Confederazione operatori economici: "Recessione in arrivo, chiediamo incontro con il Governo"
È un effetto a catena 'depressivo', a livello economico, quello previsto dalle associazioni di categoria. Osla e Usot, riunite nella Confederazione operatori economici, lanciano l'allarme partendo dall'inflazione. Le associazioni temono, prima di tutto, che il costo dell'energia alto porterà a prezzi elevati e questo indurrà consumatori e imprese “già duramente colpiti a trattenersi frenando sia la spesa che gli investimenti”.
“Una recessione sta arrivando”, mette in guarda la Coe che si ricollega, nell'analisi, alle dinamiche internazionali. La Banca centrale europea, scrive, sta aumentando i tassi di interesse e da marzo inizierà a ridurre i titoli accumulati durante il quantitative easing: questo potrebbe frenare la crescita economica, fino all'ipotesi di recessione nel 2023.
“Ancor più grave – proseguono le associazioni – la situazione a San Marino” dove le banche, sottolineano, applicano “tassi di interesse a mutui e finanziamenti esageratamente più alti” rispetto a fuori confine. Da qui la difficoltà per le aziende di ricorrere al credito. C'è poi la questione del credito d'imposta che in Italia è stato rinnovato per le imprese “energivore”, rimarcano ancora Usot e Osla. Chiedono, allora, un incontro urgente con il Governo per ragionare su crediti fiscali e tassa di soggiorno.
Nel servizio l'intervista a Michele Andreini, direttore generale Osla
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