San Marino: Cdls, lavoro e contratti, un anno spartiacque
L’emergenza occupazione resta cerchiata in rosso nell’agenda della Confederazione Democratica. Nell’ultimo biennio il numero dei disoccupati è rimasto costantemente sopra quota mille, toccando le 1600 unità nel 2014. “Numeri non più sostenibili per la nostra piccola Repubblica e l’anno appena iniziato rappresenta un vero e proprio spartiacque”, sottolinea il segretario Tura, aggiungendo che “se il recente ingresso nella White List rappresenta un passo in avanti positivo perché riporta San Marino nel club dei Paesi virtuosi, nello stesso tempo fa cadere tutti gli alibi e impone al Governo e all’intenso sistema politico un deciso cambio di passo sui temi dello sviluppo e dell’occupazione”.
La CDLS da tempo ripete che “San Marino si salva se si salva il lavoro”: “Dobbiamo concentrare tutti gli sforzi - insiste Tura - in un progetto capace di attirare nuovi investimenti e nuovi posti di lavoro, non c’è più tempo da perdere”.
Il 2015 è un anno-spartiacque anche sul fronte contrattuale. Dal 1° gennaio, infatti, con la scadenza del contratto dell’industria e del commercio la quasi totalità dei lavoratori sarà senza accordi. “ Garantire la chiusura di queste vertenze - afferma il segretario CDLS - rappresenta un concreto banco di prova per una forte azione unitaria del sindacato. I nuovi contratti sono infatti uno strumento indispensabile per difendere i redditi di migliaia di famiglie e garantire una spinta concreta all’uscita di San Marino dalla crisi”.
Riflettori puntati anche sul fronte del taglio dell’indennità malattie. “Il taglio, approvato in fretta e furia durante la votazione della Finanziaria, è un provvedimento che non migliora le gestione dei conti né combatte eventuali abusi”, sottolinea Marco Tura. “Il fondo malattie è in attivo e negli ultimi 5 anni i costi delle indennità economiche sono in costante diminuzione. Per questo, numeri alla mano, incalzeremo con determinazione il Governo affinché questo provvedimento venga rivisto”.
Il Consiglio Confederale ha infine espresso preoccupazione sulla tenuta del Fondo pensioni. “L’emergenza occupazionale sta provocando un continuo calo di lavoratori contribuenti e gli interventi contenuti nelle ultime Leggi Finanziarie, riduzione del contributo dello Stato e pre-pensionamenti, hanno tolto altre risorse ai Fondi pensionistici ”. A pesare sul futuro del sistema previdenziale “c’è poi l’empasse che si è determinato sulla gestione del secondo pilastro, che impedisce il raggiungimento di redimenti adeguati”.
Il vertice della CDLS ha infine sottolineato l’importanza della collaborazione avviata con la “Fondazione Caponetto”, organizzazione in prima fila nella lotta contro le mafie: “La diffusione della cultura della legalità - afferma Tura - è un’altra indispensabile tappa del percorso di uscita dalla crisi. Che deve tradursi in cambiamenti legislativi e nuove regole fiscali capaci di sostenere un’economia sana e trasparente, chiudendo ogni spazio a infiltrazioni malavitose e fenomeni di corruzione ”.