Sono tutti negativi i numeri che raccontano l'andamento dell'economia nel 2012. Numeri destinati a diventare protagonisti al tavolo per lo sviluppo, convocato dal governo per l'8 febbraio. In 12 mesi, hanno chiuso i battenti 301 imprese. Il settore più colpito è quello delle attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese, che fa segnare 172 aziende in meno. -59 per il commercio, -47 per il manifatturiero, 16 imprese in meno per trasporti e comunicazioni. Non sta meglio il settore finanziario dove ha chiuso 1 società su 5. L'ufficio di statista allarga l'analisi all'ultimo decennio e segnala come il numero di imprese sia salito fino al 2008, arrivando a quota 6.464, per poi registrare una costante diminuzione. In 4 anni hanno chiuso 1.157 aziende, ma una su quattro aveva zero dipendenti. Nel 2012, la forza lavoro complessiva è diminuita dell' 1%, pari a 220 unità. Ancora una volta ad essere colpito è soprattutto il manifatturiero. Nel settore pubblico allargato invece ci sono 38 dipendenti in meno. Cresce invece il tasso di disoccupazione salito all' 8,14% dal 6,82%. I senza lavoro sono 1.332, 217 persone in più in un anno. Ad aumentare è il ricorso alla cassa integrazione cresciuto, da gennaio ad ottobre, del 20%. Ne hanno fatto richiesta 656 aziende, per un totale di oltre 734 mila ore e un importo che supera i 6milioni 77mila euro. Soffre anche il turismo. In un anno sono saliti sul Titano 1 milione 87mila visitatori, l'8,3% in meno. Male il mese di dicembre con una percentuale negativa del 12,6%, nonostante il Natale delle meraviglie. Segno rosso anche per giugno (-12,8%) luglio (-8%) e agosto (-15,7%).
Sonia Tura
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