San Marino: direttivo FLI-CSU approva bozza accordo rinnovo contratto industria
Tale impegno è confermato per altri 4 anni e dovrà attuarsi attraverso aumenti che tengano conto di una tendenza all’incremento dei prezzi, ipotizzata in misura crescente dall’attuale situazione di deflazione fino a circa il 2% nel 2018. Gli aumenti futuri dovranno tenere conto altresì che nel biennio 2013-2014 le retribuzioni sono cresciute del 3,5%, a fronte di un valore dell’inflazione rilevata in Italia pari al 1,5%. Si prevedono anche due momenti di verifica ed eventuale “aggiustamento”, a metà ed al termine dei 4 anni.
L’ipotesi di accordo impegna le parti anche ad attivare azioni comuni per il confronto con il Governo, finalizzate allo sviluppo economico e alla riduzione della disoccupazione. Preoccupano lo stato dei conti pubblici e del sistema pensionistico, e viene condivisa la necessità di proseguire con l’allineamento alle normative internazionali, come l’adozione del sistema IVA.
Prima però si attenderà l’esito del confronto con OSLA ed USL per verificare la possibilità di giungere ad un unico testo contrattuale, quello sottoscritto dalle Organizzazioni maggiormente rappresentative ed applicato dalla quasi totalità delle aziende industriali, oltre alla definizione di regole chiare e comuni per la rilevazione della rappresentatività di ciascuna.