San Marino. Medici di base: non siamo sovradimensionati
Non è in Medicina generale che si annidano gli sprechi evidenziati dalla Spending review. Siamo in linea con i parametri europei, scrivono i medici sammarinesi, che mettono nero su bianco le 70mila visite ambulatoriali, le oltre 2mila domiciliari. Il servizio garantisce 60mila prestazioni infermieristiche in ambulatorio - proseguono - e 15mila domiciliari. Per non parlare delle decine di migliaia di refertazioni medico-legali e decine di migliaia di ricette. Sono numeri importanti per una realtà di 33mila abitanti, per questo hanno voluto incontrare il segretario alla sanità, preoccupati che la scure della spending review si abbatta proprio su di loro. I 19 professionisti sono interessati a razionalizzare i servizi erogati e sollecitano quei provvedimenti che aiutino la cittadinanza ad evitare sprechi, sovrapposizioni e uso improprio dei servizi. "Non siamo contrari - dice il direttore dell'unità operativa Tiziano Bugli - a un eventuale contributo dei cittadini per farmaci, esami di laboratorio e prestazioni specialistiche. Avrebbe un effetto educativo e di responsabilizzazione". E non pochi cittadini sarebbero disponibili a pagare anche solo pochi euro per garantire un sistema che da oltre 50 anni garantisce a tutti l'accesso ai servizi sanitari e alla tutela della salute. Per questo sono preoccupati dei tagli indiscriminati nella sanità, ricevendo rassicurazioni da Mussoni, che proprio alla medicina generale ha chiesto un piano di riorganizzazione da sottoporgli all'inizio di settembre. "Ci stiamo lavorando fortemente", assicura il dottor Bugli.
gb
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