… per San Marino: puntare sulla piena occupazione
L’attuale situazione, che registra 1118 disoccupati, pesa come un macigno sull’intero sistema partitocratico e sui tanti governi che hanno espresso, soprattutto negli ultimi lustri, quanto siano stati incapaci di mettere in piedi una buona formazione professionale e tantomeno un minimo di programmazione verso posti di lavoro disponibili e previsti in almeno un decennio.
La nostra economia, nel complesso, produce circa 22 mila posti di lavoro di cui poco meno di 6 mila sono ricoperti da lavoratori frontalieri, mentre 1118 sammarinesi sono disoccupati.
Nel frattempo lo Stato contribuisce a pagare somme enormi per le indennità economiche speciali, ma non potrà mai pagare abbastanza per l’umiliazione e la sofferenza dei disoccupati.
Questa è la dimostrazione del malgoverno che dura nel tempo, dello spreco di risorse umane e della totale incapacità di gestire una comunità di 32 mila persone che, ironia della sorte, sono obbligate per legge a pagare profumatamente le dirigenze dei partiti!
“… per San Marino” ritiene che questo stato di cose sia inaccettabile e che sia urgente ed indispensabile correggere gli errori del passato rafforzando ed alzando il livello della formazione passandola all’Università, incaricando l’Ufficio Programmazione e l’Ufficio del Lavoro di avviare una attività specifica che consenta di prevedere posti di lavoro disponibili nei prossimi anni nei vari settori e definendo con la scuola una qualificata attività di orientamento insieme alle famiglie e agli studenti.
Di fronte all’incapacità dei partiti e dei governi, è necessario che i cittadini si impegnino nuovamente nella vita pubblica e tirino fuori il vecchio ma sempre valido buon senso sammarinese.
L’obiettivo da raggiungere nel più breve tempo possibile è quello di avere la piena occupazione dei sammarinesi e 5 mila frontalieri, attraverso lo strumento fondamentale della formazione e la dura repressione del “lavoro nero”!