Per San Marino: Un sistema portato alla deriva
La Relazione è un bollettino di guerra che dimostra che il sistema bancario e finanziario è stato mandato alla deriva con danni enormi per il Paese, mentre era sensato correggerlo, potenziarlo, migliorarlo e registrarlo in base al dimezzamento della raccolta.
Era possibile fare un accordo con l’Italia nel reciproco interesse.
Distruggere e delegittimare il sistema con metodi feroci e scandalistici mettendo le perdite conseguenti a carico di tutti i cittadini è un clamoroso errore che non ha precedenti e che colpisce i sammarinesi mentre altri godono.
L’assurda decisione di ridurre di forza il numero delle banche mentre il piccolo Lussemburgo ne vanta 221 con l’aggiunta di migliaia di finanziarie, ha messo il sistema sotto la tenda a ossigeno.
La perdita netta di gestione di 490 milioni di euro nel 2011 dopo quella di 233 milioni nel 2010 è il risultato del tragico pastrocchio governativo compiuto per incompetenza, superficialità e sudditanza a poteri esterni, nonché per esibire l’inutile scalpo delle banche sammarinesi a Roma.
Il sistema bancario trema in quanto a fronte di crediti dubbi per 902 milioni, vi è un patrimonio di 645 milioni.
La situazione, in realtà, sarà molto peggiore se la Banca Centrale compirà il suo dovere istituzionale avviando le ispezioni presso le tre banche sue socie.
Inoltre va considerato che le società finanziarie presentano un indebitamento di 765 milioni di cui il 90% verso le banche, e che hanno chiuso il 2011 con una perdita di quasi 10 milioni.
In questa situazione drammatica in cui viene messo a rischio lo Stato, meraviglia molto che si vanti la chiusura di tre banche e si preannunci la chiusura di altre due; che si chieda la medaglia al valore per aver chiuso 20 finanziarie e mandato a casa 198 dipendenti.
“… per San Marino sostiene con piena convinzione che il sistema bancario e finanziario poteva essere portato alla trasparenza e ad una sana e prudente gestione con un’azione positiva e decisa senza fare morti e feriti e senza mettere a carico dei cittadini decine di milioni.