Per la prima volta a San Marino tutte le categorie sono senza contratto di lavoro, l’ emorragia occupazionale presenta un conto ogni settimana più salato, il problema dei lavoratori frontalieri è sempre aperto. La riforma fiscale poteva ristabilire le regole del gioco del sistema ed invece è diventata il nodo più difficile da sciogliere nei rapporti tra sindacati e politica. La Commissione Finanze ha infatti approvato un testo che ha stravolto i principi base del testo partorito dal lungo confronto con le parti sociali. Un testo che è un colpo al cuore all’equità – avvertono i sindacati- che aggraverà le imposizioni ai lavoratori dipendenti offrendo invece sconti a chi ha reddito autonomo. E annunciano lo sciopero generale. Il colpo di coda che ha stravolto mesi di trattativa da’ il via ad un braccio di ferro che difficilmente rientrerà: il testo è stato approvato in seconda lettura a maggioranza assoluta, soltanto ritirandolo si potrà riaprire la partita. In attesa di una risposta da Palazzo la mobilitazione è iniziata: il programma delle assemblee intercategoriali inizia venerdì mattina, al Teatro Concordia. E intanto domani, giovedì 31, il governo incontra i sindacati, mentre gli studenti si ritroveranno in Piazza della libertà. Ci sentiamo come “merce di scambio” dicono gli studenti, che chiedono la tutela del proprio diritto allo studio, per voce dell’ Associazione studentesca. Sperano in un accordo, ma chiedono di restare fuori dalla protesta. E promettono: se non ci tutelano, saremo pronti a manifestare. Nel video l'intervista con Giuliano Tamagnini
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