Scontro aperto sulla Smac, fra USC, USOT E OSLA e la Segreteria alle Finanze
L'incontro doveva servire a chiarire dubbi e ad indicare soluzioni per le criticità lamentate sull'applicazione della Smac Fiscale ma si è chiuso con un nulla di fatto e acuisce le tensioni fra le parti. Usc, Usot e Osla hanno abbandonato il tavolo del confronto prima del termine, indispettiti per quella che ritengono una chiusura incomprensibile del Governo. La Segreteria alle Finanze apprezza l'atteggiamento di Industriali e artigiani, giudicato costruttivo e disposto al dialogo, ma definisce pretestuoso quello delle altre tre categorie, che invece si dicono deluse e offese. Accusano la Segreteria alle Finanze di essersi arroccata su posizioni indifendibili, arrivandola a tacciare di malafede. Dura la replica di Palazzo Begni che contesta il tentativo delle tre associazioni di rimettere in discussione tutta la riforma fiscale. Ribadisce la disponibilità ad un approccio morbido e collaborativo per il periodo di rodaggio del nuovo sistema, ma ritiene inaccettabile la pretesa di una mancata applicazione delle sanzioni. Quando il mancato rispetto dipendesse da una scelta e non da un impedimento oggettivo. “Utilizzare la Smac come strumento di certificazione è insostenibile e sbagliato – insistono invece USOT, OSLA e USC - in termini di operatività e di costi, ma anche strategicamente, perché crea disaffezione e uccide un progetto intelligente come era in origine la Smac sconti”. Non gli bastano le promesse di un atteggiamento morbido e pretendono un impegno formale per sospendere le sanzioni, un periodo transitorio che consenta di trasmettere gli incassi mensilmente, e la firma di un protocollo d'intesa sulle loro richieste. Fino ad allora – annunciano non parteciperemo più a nessuna riunione convocata dalla Segreteria Finanze”. Chiedono una convocazione urgente di tutti membri del Congresso di Stato per aprire già nella seduta di martedì, una fase di confronto. Il Segretario alle Finanze ribadisce la disponibilità al dialogo nella ricerca della semplificazione del sistema e annuncia la convocazione della Commissione Permanente sulla Fiscalità per risolvere alcuni problemi che interessano piccole attività. Poi snocciola alcuni numeri:
26 mila i contribuenti che possono tracciare in automatico le proprie spese e dedurle dalle dichiarazioni dei redditi; oltre 8 milioni gli euro immessi dallo Stato a favore degli sconti SMAC; 800 gli esercizi aderenti al circuito. Il volume delle transazioni, nei primi 10 mesi del 2014, è stato di 205 milioni contro i 179,9 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento delle vendite del 23% e degli importi del 14.4%.