Scudo fiscale: messa a dura prova l'economia di San Marino
L’economia di San Marino può essere messa a dura prova dallo scudo fiscale e dalla nuova tassazione dei redditi prodotti da attività transfrontaliere con l’Italia. Ad affermarlo è il Fondo Monetario Internazionale, secondo il quale il rientro dei capitali in Italia ha già rallentato la redditività delle nostre banche, mentre altre possibili ripercussioni negative sarebbero legate al nuovo meccanismo fiscale italiano sulle cosiddette cfc. L’analisi è contenuta nel rapporto sulla stabilità del paese, con il quale l’istituto di Washington fa il check-up ai conti del Titano. Secondo il Fondo Monetario, negli ultimi anni i profitti delle banche della Repubblica sono scesi a causa dello scudo fiscale applicato dalle autorità italiane per favorire il rientro dei capitali. Se a questo si unisce la maggiore concorrenza interna e l’impossibilita’ di aprire sportelli all’estero, il quadro – per l’FMI – si tinge di grigio, anche se gli istituti di credito della Repubblica continuano a macinare più profitti e dichiarano meno sofferenze rispetto ai competitori stranieri. In controtendenza, rispetto all’Europa, le banche sammarinesi sono aumentate da 4 a 10 in 3 anni, con almeno altre 2 in fase di ingresso. Le proprietà, con la sola eccezione di due istituti in cui il capitale è italiano, sono locali. Il Fondo Monetario stima una crescita del 2% del pil per l’anno in corso, dopo una fase di stagnazione nel 2003. Possibili cambiamenti sulla tassazione dei risparmi in sede europea, avverte Washington, possono avere ripercussioni sul lavoro e sulla crescita dei depositi bancari. Per il resto, gli esperti del Fondo raccomandano a San Marino di operare le consuete riforme strutturali, ad iniziare da quella del mercato del lavoro. Si tratta soltanto, ricorda il Segretario di Stato per le finanze Pier Marino Mularoni, della valutazione di alcuni aspetti contenuti nel rapporto del Fondo Monetario Internazionale, un rapporto che dà una valutazione generale positiva e dalla quale emergono anche alcuni problemi per l’economia sammarinese. Gli esperti di Washington, sottolinea Mularoni, danno atto al governo di essere sulla strada giusta per correggere le situazioni di squilibrio e suggeriscono interventi per migliorare gli aspetti positivi e ridurre quelli negativi.
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