La scure di Standard and Poor's si è abbattuta sull'Italia

La scure di Standard and Poor's si è abbattuta sull'Italia.
A sorpresa l’agenzia ha deciso di tagliare il rating sulla capacità dello Stato di far fronte all'elevatissimo debito pubblico, portandolo da A+ ad A. Motivo: una crescita economica sempre più debole e una situazione di incertezza politica che ostacola la ripresa. "Il governo è solido", questa la secca replica di palazzo Chigi che sottolinea le misure varate per il pareggio di bilancio. Sulla Grecia si è invece espressa Fitch: “Finirà in default - dice l'agenzia di rating - ma non uscirà dall'Eurozona”. Intanto le borse europee tirano un sospiro di sollievo. Seduta ampiamente positiva per Milano: l'indice Ftse Mib ha chiuso all'1,91%. In deciso rialzo anche Londra 1,98%; Parigi, 1,5%; ancor meglio Francoforte, 2,88%. Sull’economia globale arrivano però le valutazioni del Fondo monetario internazionale: la fiducia è in profondo calo e i rischi al ribasso stanno crescendo. L’FMI taglia le stime di crescita del Pil mondiale al 4% quest'anno e nel 2012. In Italia il tasso di disoccupazione si attesta al 16,5% nel 2011 per aumentare al 18,5% il prossimo anno. Nell'area euro ha un tasso di disoccupazione peggiore solo la Spagna, con il 20,7%.

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