Serata CSU: "No austerity, servono innovazione e ricerca"
Si parte dall'analisi di come sia cambiata l'economia, registrando il fallimento delle politiche di austerità nello scenario internazionale, con particolare riferimento ai paesi europei. Fallimento su tutti i fronti: utilizzata come strumento per ripianare il debito, l'austerity, ha portato trend di crescita minimi, senza assicurare una redistribuzione equa del reddito - anzi, forse aggravando le disuguaglianze sociali - e senza rappresentare una soluzione all'emergenza lavoro.
Promozione di politiche espansive e nell'adozione di piani di sviluppo: questa la via, anche nello specifico del sistema sammarinese. Crisi sul Titano, in linea con il contesto internazionale, per cause come per risultanze: allarme disoccupazione sempre più alto, insieme al problema del debito pubblico, sempre in crescita. I dati da Giuseppe Travaglini: Contrazione del PIL pari a 20 punti, un rapporto debito-PIL passato in 5 anni dal 3 al 15%, tasso di disoccupazione vicino al 10%
L'imperativo sta nell'individuare quale modello di sviluppo sia più adeguato: verso una economia fondata sull'innovazione tecnologica e la ricerca. Centralità del settore industriale: più alto sarà il livello tecnologico, maggiore sarà la qualità dei servizi.