Si delinea nei particolari il salvataggio del Credito Sammarinese
Si delinea nei particolari il piano sul quale il pool di banche si è impegnato per garantire i titolari dei conti al Credito Sammarinese. I correntisti saranno dirottati su altri sportelli, secondo un preciso piano di ripartizione elaborato dal Commissario, Nunziato Caliò. Per il recupero dei crediti sarà invece costituita una società, partecipata dalle banche che hanno aderito al progetto. Si ipotizza anche un eventuale fondo comune. Difficile quantificare a priori i costi dell’intera operazione; si suppongono 31 milioni di euro, ma alcuni crediti sono classificati come “sofferenze”, altri come “incagli” e questo rende piuttosto difficile la loro riscossione. Solo alla scadenza si potranno definire le perdite con certezza. E proprio sulle perdite, come ovvio, si sono concentrati gli ultimi approfondimenti, e si è deciso, alla fine, per uno sgravio fiscale, tecnicamente un "credito d'imposta". Le banche, in pratica, non pagheranno le imposte sulle passività di cui si sono fatte carico, per i prossimi 8 anni, in misura del 15% per i primi sei anni, del 5% nei restanti due. Un beneficio esteso anche alle ritenute sui redditi da deposito, sempre con le stesse percentuali. L’accordo, infine, prevede che se l’intera operazione produrrà attività, come appare possibile, lo Stato parteciperà alla spartizione di queste.
Sergio Barducci
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