Sindacati, CSIR: "Serve lo statuto dei diritti dei frontalieri"
Se i lavoratori frontalieri sul Titano erano circa 6700 prima del 2008, come riporta il Consiglio sindacale, oggi, secondo l'ultimo bollettino di statistica, sono 5.382. Se si guarda al breve termine, tra il 2016 e il 2017, la situazione è migliorata con un aumento del 2,4%.
I sindacati plaudono alla stabilizzazione contrattuale prevista dalla Legge Sviluppo. Resta, però, la questione diritti, perché, spiegano, il maggior costo contributivo per le aziende che assumono frontalieri potrebbe portare a retribuzioni più basse o effetti sui contributi.
C'è poi la condizione dei lavoratori con familiaridisabili che a San Marino non hanno accesso a tutele come i permessi retribuiti. Questo vale per gli italiani sul Titano e viceversa.
Quello sulle pensioni, proseguono, resta un nodo da sciogliere, specie per le differenti interpretazioni della norma tra le diverse articolazioni dell'Agenzia delle entrate. Lo statuto è stato presentato al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e si dovrà attendere il post-elezioni per avere delle novità. “I diritti devono seguire il lavoro, non la residenza”, sostiene il CSIR.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista a Giuseppina Morolli, neo-presidente CSIR