Sindacati: nel 2016 solo la Csdl aumenta gli iscritti, calano invece per Cdls e Usl
La norma contempla, per dare corpo al principio della rappresentatività, solo chi paga la quota di iscrizione ma dà il diritto di associarsi a tutti, lavoratori e non. Prevede anche che i sindacati registrati dalla data dell'emanazione non vengano cancellati per 10 anni anche in caso di riduzione di iscritti.
Nel 2015 non era ancora in vigore e, secondo gli elenchi verificati dal CisCoop tramite Iss, gli iscritti erano: Csdl 3.539, Cdls 3.170 per l'Usl 1.841.
In base a questi dati, che sono pubblici lo 0,40%, che è la quota di servizio fissata dal contratto collettivo, ha generato oltre 1milione e 880mila euro diviso in maniera proporzionale. All'Usl è andato il 21% che corrisponde a 376mila euro.
Il restante milione e mezzo è stato diviso in due dai sindacati CSU.
Le confederazioni hanno un ulteriore livello di finanziamento che va dallo 0,15% allo 0,30% a seconda dell'inquadramento contrattuale e della sigla di appartenenza.
I numeri del 2016, che il Comitato Garante deve ancora certificare in base ai requisiti della nuova normativa, danno questo primo quadro che si basa sui dati forniti dalle sigle il 30 marzo 2017: cresce di 169 iscritti la Csdl che va da 3.539 a 3.708. La Cdls perde 203 iscritti, passando da 3.170 a 2.967.
Infine l'Usl passa da 1.841 a 1.580.
L' articolo 13 della legge dà la facoltà al "lavoratore in attesa di occupazione o in cerca di prima occupazione sul territorio di versare una quota di adesione così come il lavoratore assunto con contratto a tempo determinato non continuativo".
La modalità di pagamento deve essere tracciabile e versata direttamente alla organizzazione sindacale.
Valentina Antonioli