Sindaci al G20 Spiagge, 'Città balneari poco considerate'

Sindaci al G20 Spiagge, 'Città balneari poco considerate'.

Ha preso il via a Riccione il quinto summit G20 Spiagge, il network delle città balneari che si danno appuntamento per confrontarsi sulle sfide per il loro sviluppo. Un appuntamento quest'anno per la prima volta aperto non soltanto ai 26 sindaci dei Comuni del circuito, ma a tutte le 334 mete balneari italiane. Questo "per poter avere da tutti un contributo, un aiuto e un supporto in questi momenti così particolari", spiega a margine dell'avvio dei lavori la sindaca ospitante di Riccione Renata Tosi. Questo "momento storico", afferma facendo riferimento alla crisi geopolitica internazionale, "crea molta incertezza e quindi pone anche noi di fronte a una determinazione molto importante".

Le città balneari, sostiene Tosi, hanno bisogno come prima cosa di "essere conosciute" e "di non essere messe in difficoltà", come in alcuni casi in cui "abbiamo più ostacoli che accompagnamento da parte dei governi regionali e nazionali". Il Comune di Cavallino-Treporti ha il coordinamento del G20 Spiagge. Secondo la sua sindaca, Roberta Nesto, diventa "fondamentale" avere a disposizione strumenti "che possano aiutare i sindaci nella risposta concreta di tutti i giorni", "a maggior ragione quando capitano vicende importanti che ci preoccupano molto, come il Covid, piuttosto che la guerra in Ucraina". Ciò che domanda Nesto è lo "status di città balneare". "Questo significa chiedere allo Stato - spiega - che riconosca che noi siamo delle città fisarmonica e abbiamo bisogno di strumenti adeguati".

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