E’ strappo tra le regioni italiane interessate, tra cui l’Emilia Romagna, sui canoni demaniali nei confronti dell'annunciato decreto governativo che aumenta i costi degli affitti degli stabilimenti balneari del 300 per cento. Il decreto, previsto dalla Finanziaria 2003, doveva essere approvato entro il 30 giugno e assicurare un introito di 140 milioni di euro. Giovedì la notizia dello slittamento al 31 ottobre dell’applicazione del decreto ha parzialmente allentato il malumore dei titolari degli stabilimenti balneari, che rimangono compatti e pronti a ad insorgere e a prendere posizione contro il provvedimento. In attesa dell’applicazione del decreto governativo, nessuno starà con le mani in mano, è infatti in via di sviluppo un gruppo di lavoro costituito dai rappresentanti delle regioni e degli enti locali per studiare il problema.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy