Smac Card: tutti gli acquisti concorrono a determinare la propria no tax area

Il 2014 sarà un anno di transizione, affinché tutto entri a regime: ma ogni operatore economico che ha contatto col pubblico è già obbligato ad avere il Pos per la Smac: compresi dunque avvocati, idraulici, ma anche la mensa, i parcheggi e così via. Ad eccezione di quelle elencate nel decreto 180 del 2013, qualsiasi tipo di spesa, dalle scarpe agli alimenti fino al caffè al bar, potrà essere dedotto con la Smac, e contribuirà a creare la propria no tax area, cui si ha diritto a seconda del reddito imponibile, fino ad un massimo di 9.000 euro. Se si superano i 40mila euro si dovranno documentare tutti i 9mila euro di spesa, con redditi più bassi invece se ne dovrà dimostrare solo una parte. Esempio: chi ha un reddito medio di 28-30mila euro, avrà 4000 euro di no tax area automaticamente riconosciuti, i restanti 5.000 dovrà documentarli.
Tutti gli operatori economici devono adeguarsi: al momento chi non ha il Pos dovrà rilasciare fattura o documento equipollente che provi la transazione. Non lo scontrino: devono essere infatti riportati il codice operatore economico e il codice Iss dell'acquirente. Chiunque infine potrà sapere in ogni momento a che punto è con le proprie spese, sul sito sanmarinocard.sm; cifra che sarà automaticamente trasmessa al Tributario per il calcolo delle deduzioni. Nelle buste paga pubblici dipendenti e pensionati troveranno un cedolino che indica la no tax area.

Nel video l'intervista a Raffaele Piattelli, responsabile ufficio Smac

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