Smac: Civico 10, "nuova comunicazione, nuovi dubbi!"
Una comunicazione che ancora non chiarisce gli aspetti tecniche per i quali occorrerà attendere una circolare dell’Ufficio Tributario. Ma l’entrata in vigore obbligatoria per la certificazione dei ricavi è il 1 gennaio 2015,
quanto occorre ancora aspettare? Purtroppo non è la prima volta che i cittadini e gli operatori subiscono questo “modus operandi” che sembra ripetersi ogni anno e ad ogni scadenza: si arriva sempre in zona cesarini ma non sempre il risultato è
assicurato.
Ad aggravare i ritardi del Governo è anche una tardiva comunicazione ed informazione. Sarà possibile certificare i ricavi tramite POS fiscale o Portale SMaC: ma per chi debba farne richiesta ed esserne obbligatoriamente munito entro il nuovo anno, pena l’elevazione di sanzioni, iniziano a stringersi i tempi sia per la richiesta diretta dei servizi che per le infrastrutture necessarie.
Per chi non avesse internet e dovesse attendere una linea ADSL per utilizzare il Portale SMaC (e sappiamo che i tempi non sono brevi) o per gli artigiani che lavorano fuori sede (elettricisti, idraulici, etc.) che devono dotarsi di POS mobile o, peggio ancora, per chi non avesse addirittura una linea telefonica, sono sufficienti
circa 35 giorni lavorativi (dalla data della comunicazione) per essere completamente a norma dal primo dell’anno?
I dubbi restano ma Civico10 vuole fornire nuovamente il suo contributo suggerendo alcuni miglioramenti al sistema. Innanzitutto deducibilità di tutte le spese effettuate in territorio così da rendere veramente il circuito SMaC (POS o Portale) uno strumento di verifica o deducibilità fiscale per gli operatori o i consumatori. Una gestione gratuita dei POS resi obbligatori dalla normativa. Gli operatori economici saranno fiscalmente verificati e quindi, perché gravarli anche del costo degli strumenti atti a certificare i ricavi? Il costo medio del canone mensile di noleggio POS è di circa 190 euro e quello di gestione servizi SMaC è pari ad altri 150 euro: a questi occorre aggiungere, in caso, anche il costo della “prima attivazione” di 45 euro. In totale circa 400 euro per fornire un servizio obbligatorio importo dalla legge.
La gestione pubblica delle transazioni non deve essere affidata ad una banca privata. Nella normativa e nel comunicato in oggetto non è specificato nulla riguardo al costo per ogni singola transazioni che avviene tra l’operatore economico e la propria banca permettendo, in questo modo, una sostanziale differenza delle condizioni di gestione. Speriamo che nessuna banca possa approfittare dell’obbligatorietà del POS. Infine, ribadiamo come l’adesione al circuito “scontistica” non debba essere obbligatorio per gli operatori.
Sembra possa essere così in futuro, ma non vi è alcuna comunicazione chiara su come differenziare l’operatore aderente da quello non aderente al circuito rischiando così, per il consumatore, di non riconoscere quale operatore applicherà la scontistica e quale no. La SMaC turistica inoltre, riportata anche nel bilancio di previsione del 2015, sarà un ulteriore ibrido che si inserirà nei già non chiari sistemi di certificazione dei ricavi a disposizione “obbligatoria” dell’operatore
economico.
Tanti dubbi, poche certezze. L’unica che sappiamo è che mancano 39 giorni a fine anno e che, dal primo gennaio durante il Natale delle Meraviglie, i saldi e le feste Natalizie, potranno esserci controlli e sanzioni per coloro che non hanno ottemperano a quanto richiesto, in fretta e furia, da un Governo che il termine
“lungimiranza” vorrebbe trovarlo sotto l’albero di Natale.
Comunicato stampa Civico 10