Smac, Ius: "Dalla segreteria Finanze solo retorica e dati mimetizzati"

La strenua difesa della segreteria Finanze alla Smac poggia su retorica e dati incompleti: così lo Ius all'indomani della replica di Palazzo Begni alle critiche mosse al sistema sconti da parte delle associazioni. “Se da una parte si fornisce il dato dell'aumento del 30% delle transazioni nel quinquennio 2011-2015, dall'altra si omettono altri dati significativi: quello dell'aumento dei consumi tanto sbandierato ma fittizio – obiettano Osla, Usc e Usot – e quello dei ricavi. I dati che contano – sottolineano – sono quelli relativi al numero degli esercenti che aderiscono al circuito Smac sconti: 509 su circa 3mila, equivalenti ad appena 1/6 del totale. La dimostrazione palese – per gli Imprenditori Uniti Sammarinesi – che il sistema non funziona.
A far da contraltare ci pensa ancora il sindacato con una nota piuttosto pungente sul tentativo delle associazioni di far saltare la scontistica, per boicottare l'intero sistema. “Il vero obiettivo degli oppositori – secondo la Csu - è far saltare l'accertamento dei loro redditi. I consumi veicolati anche dalla Smac tengono in piedi il sistema commerciale sammarinese. Grazie alla Smac – sottolineano - i cittadini fanno i loro acquisti a San Marino, nonostante in territorio l'inflazione sia più alta. Le stime ufficiali indicano un +3,8% nel 2015 contro lo 0,8% di Rimini, su prodotti alimentari e bevande, e questo a fronte di una monofase inferiore rispetto all’IVA italiana. “Cosa succederebbe – si chiede infine il sindacato - se i sammarinesi andassero in massa a fare spesa nel circondario, dove i prezzi sono più bassi?

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