La SMI in liquidazione coatta

Addio SMI. Fondata nel 1984, fu la prima finanziaria a nascere a San Marino e probabilmente è stata anche quella a gestire la più ingente massa monetaria. Ma nel 2007, quando il suo presidente e amministratore delegato Enrico Maria Pasquini finì sotto indagine da parte del sostituto procuratore di Roma Perla Lori, cominciarono i problemi. Il colpo più devastante a fine giugno 2010: l’elenco dei 1170 clienti della finanziaria finì, con grande evidenza, su tutti i quotidiani italiani. Il documento riservatissimo filtrò - tuttora non si sa come - dagli incartamenti dell’inchiesta ottenuti in gran parte con l’esecuzione di rogatorie. Innumerevoli i ricorsi da parte dei clienti della finanziaria che tentarono invano di impedire la trasmissione delle informazioni da San Marino alla Procura capitolina che stava indagando con le ipotesi di reato di riciclaggio, associazione a delinquere, esercizio abusivo dell’attività finanziaria in Italia, falso in bilancio, appropriazione indebita. L’elenco dei nomi fu utilizzato anche dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate per accertamenti fiscali diretti.
L’ultimo atto della parabola discendente della Smi ad opera del coordinamento della vigilanza di Banca Centrale con la liquidazione coatta e la revoca all’esercizio delle attività riservate. Nominati commissari liquidatori Fabio Pignataro e Gianna Burgagni. I Componenti del Comitato di Sorveglianza sono Tania Ercolani, Francesca Mularoni e Franco Norri che lo presiede.

Luca Salvatori

La SMI in liquidazione coatta

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