San Marino così come gli altri piccoli paesi europei e la Svizzera è finito nella black list prevista dal decreto pubblicato ieri nella Gazzetta Ufficiale Italiana. Black list che si rifà all’elenco dei paesi previsti da due precedenti decreti: quello del 4 maggio 1999, emanato dall’allora Ministero dell’Economia, e quello del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 21 novembre 2001. Gli operatori italiani che intratterranno rapporti commerciali con questi stati, dal prossimo primo luglio, saranno tenuti alla presentazione di un elenco con le specifiche delle operazioni commerciali a cadenza mensile o trimestrale, nel caso l’ammontare dell’interscambio non superi i 50mila euro. Le imprese e i professionisti italiani dovranno quindi richiedere ai propri clienti o fornitori domiciliati in paesi della balck list, informazioni aggiuntive oltre a quelle già indicate nelle fatture. Un adempimento burocratico amministrativo in più che si teme possa riflettersi negativamente nell’interscambio commerciale italo-sammarinese. Previste multe per i trasgressori dai 516 ai 4130 euro.
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