Un Paese ripiegato su se stesso, che prevede scudi per gli evasori e misure protezioniste sui bonifici verso l'estero. Il Sole 24 ore dedica un articolo a 6 colonne, firmato da Stefano Elli, al Titano che diventa “purgatorio” fiscale. Sono bastati 10 anni, ricorda Elli, per trasformare San Marino dalla Montecarlo della Romagna in un Paese ripiegato su se stesso e afflitto da profonde malinconie gestionali. Il governo vara il proprio scudo fiscale, tentando di usare lo stesso metodo di Tremonti che dalla Repubblica portò via 6 miliardi. E sempre l'Esecutivo, prosegue Elli, starebbe mettendo mano a un tassa pesante per i bonifici in partenza da San Marino verso l'estero. Poi si sofferma sulla frequenza con cui è stata usata l'arma del blocco dei pagamenti per risolvere le difficoltà delle banche: Credito Sammarinese, Banca commerciale sammarinese, Asset Banca. L'unica variante, che Elli definisce “azzardata” è stata quella di trasformare il denaro dei correntisti in obbligazioni della Cassa di Risparmio. Dopo aver ricordato le porte girevoli che hanno caratterizzato i vertici della Banca Centrale negli ultimi anni, l'articolo si sofferma sulla “stranezza” che attiene alla sfera degli equilibri dei poteri: quello giudiziario e quello dell'esecutivo. Il tribunale ha deciso a favore di Asset su due provvedimenti di Bcsm ritenendoli infondati e, pochi minuti dopo la seconda bocciatura, Banca Centrale interviene con la liquidazione coatta della banca. Non risulta, sottolinea Elli, che dal governo si siano levate voci di difesa, se non dei giudici, della certezza del diritto. Anzi. Il governo ha difeso l'operato di Banca Centrale salvo poi, poche settimane dopo, autosconfessarsi licenziando Savorelli e ottenendo le dimissioni di Grais. Se il tribunale bocciasse il terzo provvdimento di liquidazione coatta che cosa accadrebbe del denaro dei correntisti di Asset? chiede Elli. Sullo sfondo, conclude l'articolo, si delinea meglio l'oggetto dell'inchiesta della magistratura che ha portato alla perquisizione dell'appartamento di Capuano. I due misteriosi bond che la Banca Centrale avrebbe acquistato dal Cis per 40 milioni – come spiega la televisione di Stato di San Marino – e su cui i magistrati stanno indagando, sarebbero riconducibili all'olandese Demeter: si tratterebbe di una Spv, società veicolo di solito utilizzata per operazioni di cartolarizzazione di crediti inesigibili. E guarda caso, puntualizza, a San Marino ci sono giusto un paio di miliardi di Npl da smaltire.
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