A schiena dritta, evitando le scorciatoie, valorizzando le famiglie. L’orgoglio italiano al Meeting nelle parole del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Che più volte esalta l’ingegno degli imprenditori del belpaese: senza materie prime ma con materia grigia dove serve. E con l’oro nelle mani: l’eccellenza emiliano romagnola del manifatturiero ne è un esempio. Ma sul fronte Pil nessun dubbio: serve una scossa, “stiamo andando verso un dato negativo dello 0,2 o 0,3%” A proposito di facili scorciatoie: “servono «decisioni anche dolorose ma che ci portino verso la crescita». Sul piatto del meeting i dati della disoccupazione, soprattutto quella giovanile. Dato che riflette ancora una volta l’impegno di chi se ne fa carico: le famiglie. E se anche la Germania, con l’evoluzione del Pil negativo, arretra, non è una buona scusa. «L'idea che anche loro sono in contrazione - ha spiegato - non è una buona scusa, dobbiamo guardare al nostro interno». Poi se ne va, protetto da forze dell’ordine e polizia. Avremmo voluto fermarlo, sollecitare una riflessione sui rapporti con la San Marino del dopo black list. Una risposta che rimarrà sospesa per poco tempo: “Salirò sul Titano a settembre” aveva promesso ad Anis qualche mese fa, dopo il forfait dell’ultimo minuto alla Assemblea annuale degli industriali sammarinesi
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