La stampa finanziaria italiana si interroga sul nuovo presidente di Banca Centrale
Milano Finanza torna sui guai che hanno investito San Marino e sull’effetto domino che ha coinvolto le banche del circondario: Credito di Romagna, Banca di Rimini, Banca di Credito e Risparmio di Romagna e, infine, la Cassa di Risparmio di Rimini finita nel mirino di Bankitalia, secondo il quotidiano economico, a causa della controllata Credito Industriale sammarinese. Un segnale forte per arginare la frana potrebbe arrivare dalla nomina del presidente di Banca Centrale e, scrive Milano Finanza, Banca d’Italia e Palazzo Chigi stanno facendo pressioni per sbloccare l’iter. Il termine entro il quale sciogliere tutti i nodi dovrebbe essere il 20 novembre. Per il quotidiano lo stallo è dovuto alle varie anime del governo, che non riescono ad accordarsi sul profilo istituzionale del governatore. C’è chi opta per un nome italiano di prestigio e chi invece vorrebbe una figura di levatura internazionale. “Nessun contrasto interno all’Esecutivo”, commenta il segretario di Stato per le Finanze. “La nostra preoccupazione - afferma - è trovare una persona che sia di aiuto nel rapporto con l’Italia e con Bankitalia e che, nello stesso tempo, sia in grado di individuare le prospettive che il sistema bancario dovrà mettere in campo, vista la situazione in cui si trova”. “Su questa linea - rimarca Pasquale Valentini - il governo è completamente d’accordo”. Insomma, visti i rapporti particolarmente difficile con Roma, non si vuole procedere ad una nomina, senza le certezza che vada in questa direzione.
Sonia Tura
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