Lo stato di salute del commercio analizzato dall’Osservatorio che ha preso in esame i dati del 2010
Prima le buone notizie: nonostante un calo delle attività, il commercio al dettaglio si mostra tonico e competitivo. Assicura circa 40 milioni di euro di monofase netta sui 50 dell’intero comparto commerciale. L’analisi arriva dall’Osservatorio, che ha esaminato i dati dello scorso anno. Sono state chiuse 123 attività, con cento di queste che si riferiscono al comparto degli intermediari, calati sia negli importi sia nei dipendenti, ma il commercio al dettaglio, come detto, regge: 23 unità in meno, soprattutto sulle licenze turistiche e individuali, ma maggiori importi, anche nell’imposta monofase netta nonostante la riduzione dei due punti percentuali introdotta lo scorso settembre, ed anche più lavoratori, soprattutto a beneficio dei residenti. A quanto pare far spesa a San Marino continua ad essere più conveniente che nella vicina Italia, e a dirlo è una tabella comparativa del Fondo Monetario. E lo è ancora di più se si considera la SMaC, che consente ulteriore risparmio a chi compra, ma che non viene computata nelle rilevazioni statistiche sui prezzi. Il presidente dell’Osservatorio Libero Barulli ha però lanciato un appello: visto che oggi per chi fa acquisti o per chi viaggia per turismo sono determinanti le distanze e i tempi di percorrenza, è necessario intervenire presso le istituzioni italiane interessate affinché l’asse stradale Dogana-Rimini sia reso più scorrevole, riducendo i tempi di attesa ai semafori, magari eliminandone anche qualcuno per sostituirlo con le rotatorie.
Francesca Biliotti
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