Sono già una cinquantina i venditori di automobili a San Marino. Tra loro solo due le concessionarie ufficiali, e l’unione commercianti lancia l’allarme. Gli episodi da chiarire per l’unione commercianti, sono relativi ad alcuni mesi fa: la vendita di un’auto usata, spacciata per Audi nuova, da parte di un rivenditore di Domagnano, i più recenti casi di importazioni parallele di auto con evasione dell’Iva, che coinvolgono soprattutto società italiane del circondario, e sulle quali indaga la procura di Forlì. Società con sedi e uffici riconducibili anche a San Marino. Un traffico sul quale la Guardia di Finanza tutt’ora ha puntato la sua attenzione A far traboccare la classica goccia un articolo apparso su “Quattroruote” , dove San Marino è citato nella lista dei paesi dai quali provengono le auto di importazione parallela destinate al mercato italiano con conseguente evasione dell’Iva. 1247 le vetture fatte transitare dal Titano nel 2002 che salgono a 1461 nel 2003, con un incremento del 17 per cento. Segnali diffusi che hanno portato i commercianti sammarinesi a chiedere più controlli e tutele in un libero mercato, chiedono, ma controllato.
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