Una strategia per evitare il ripetersi di una situazione come quella dei crediti per la monofase

I furbetti della monofase si combattono con la tempestività dell'azione amministrativa, l'incrocio dei dati, il coordinamento tra i vari uffici dello Stato. Per evitare che l'incresciosa situazione debitoria possa ripetersi in futuro, servono con urgenza interventi precisi per aumentare l'efficacia dell'azione di recupero. I crediti della monofase, come noto, hanno superato la soglia dei 200 milioni di euro; di questi molti sono inesigibili e di dubbia esigibilità. Per contrastare abusi e distorsioni servono nuovi strumenti giuridici, anche sul fronte penale; l'emanazione del Decreto Delegato della legge del 2008, per disciplinare la revoca dei rimborsi all'esportazione per le operazioni sospette.
Poi forme di garanzia, come la fideiussione bancaria, per quegli operatori che operano in settori sensibili. A questo si devono aggiungere accertamenti più frequenti e più efficaci e una diversa operatività del “visto merci telematico”, per un controllo mirato sulle transazioni a rischio, imponendo controlli periodici e sistematici. Vanno intensificati anche i controlli sul territorio, in accordo con le forze di polizia, in merito al trasporto merci.
Il Segretario alle Finanze propone anche di introdurre nuove procedure contabili, per separare i crediti dell'Erario dal bilancio dello Stato, invoca un protocollo operativo, per garantire dati univoci e la circolazione delle informazioni fra i diversi uffici. Utile definire le procedure di concordato tuttora pendenti, circa 300 quelle antecedenti al 2004, e ridurre i termini di riscossione della monofase. Infine una considerazione sull'Ufficio Tributario: si deve perseguire una sempre maggiore specializzazione del personale, rafforzare e riorganizzare la struttura.

sb

Una strategia per evitare il ripetersi di una situazione come quella dei crediti per la monofase

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