Tabacchi: Osla e Usot invocano il libero mercato
Osla e Usot parlano di operatori del commercio di serie B qualora il consorzio diventasse operativo e suggeriscono, pertanto, strade alternative per arrivare ad un libero mercato. Una prevede che le rivendite dei tabacchi possano acquistare la merce direttamente all’economato in giorni stabiliti e concordati con il 6,5% di aggio sulla rivendita a bar e ristoranti e il 2% ai tabaccai per ogni acquisto effettuato dagli esercizi stessi. 'In questo modo – concludono – lo Stato rispetto alla rivendita diretta ai tabaccai avrebbe il vantaggio di trattenersi una quota del 3%, i tabaccai avrebbero comunque un rientro economico e bar e ristoranti continuerebbero ad offrire un servizio ai consumatori, con il risultato di evitare situazioni di strumentalizzazione e conflitto interno alla categoria'.