'Tagli' alla burocrazia per le infrastrutture "strategiche": attese dimezzate anche per imprese che investono oltre 1 milione
La ratifica è arrivata nell'ultima sessione del Consiglio: il decreto n.23 del 2019 taglia i tempi burocratici per compiere opere di una certa rilevanza, siano esse pubbliche o private. L'obiettivo, come si legge nel testo, è “abbreviare le tempistiche e ridefinire l'iter autorizzativo per la progettazione e realizzazione” delle infrastrutture definite “strategiche”.
Numerose quelle pubbliche individuate come tali, ad esempio opere connesse alla messa in sicurezza delle strade, interventi di edilizia sociale, legati alla riqualificazione dell'offerta turistica per il centro storico e creazione di percorsi verdi e ciclo-pedonali. Sul fronte privato, invece, beneficeranno delle nuove disposizioni le aziende con progetti di investimento superiori a un milione di euro. Il decreto riduce le attese per l'approvazione dei progetti quando l'opera “comporti modifiche agli strumenti urbanistici vigenti”. In questo caso, i tempi per l'approvazione delle varianti di piano regolatore saranno dimezzati e i 15 giorni per la pubblicazione del progetto preliminare di piano particolareggiato si ridurranno a cinque.
Nelle infrastrutture statali la cui realizzazione sarà velocizzata rientrano anche quelle che offrono servizi, quindi la rete per la telefonia mobile e la fibra gestita dalla nuova società Public NetCo. Lo conferma il segretario di Stato competente, Andrea Zafferani, che abbiamo contattato anche per comprendere quali saranno gli effetti della norma sul settore industriale. Sono almeno 11 le aziende che hanno nei piani investimenti per oltre 1 milione di euro spiega Zafferani che parla di un “momento economico fertile”, nonostante le problematiche legate al settore bancario. “Dobbiamo dare una mano alle aziende – dice – e trovare per loro il modo migliore di svilupparsi in Repubblica”. In parallelo alla semplificazione burocratica, Zafferani parla di nuove agevolazioni fiscali in arrivo legate all'assestamento di bilancio, dal credito agevolato alla formazione, fino al taglio del cuneo fiscale per l'assunzione di lavoratori residenti.