I dipendenti della Data Print Grafik manifestano così davanti ai cancelli dell’azienda poligrafica: dopo gli 8 licenziamenti di settembre, annunciata una nuova riduzione del personale, altri 2 lavoratori. In prima linea sono anche i rappresentanti sindacali di settore della CSU che parlano di tagli “non motivati da esigenze di carattere economico, non rispettosi dei criteri di legge sulla riduzione del personale, primo fra tutti l’anzianità di servizio”. Ancora, secondo i sindacati l’azienda avrebbe goduto di esenzioni fiscali per un risparmio di un milione di euro in un biennio, a fronte di un bilancio aziendale dagli utili milionari”. E sempre nel pomeriggio i segretari della Federazione Lavoratori Industria della CSU hanno incontrato nella sede dell’Anis i vertici della Data Print Grafick, proprio per contestare la motivazione addotte per i tagli: quella del calo di produzione. Una protesta che si allarga: i sindacati chiedono al Governo “di svolgere ruolo attivo di fronte a una serie di riduzioni di personale e di chiusure di società che non convincono”. “Bisogna iniziare a distinguere – osserva Enzo Merlini – le aziende serie, che investono sul nostro sistema da quelle che arrivano a San Marino solo per fare utile e poi andarsene”.
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