Tamagnini (Csdl) vuole ridurre il gap occupazionale femminile
Montanari (Cdls) auspica il rilancio degli investimenti; Giacomini (Usl) pensa a una riforma organica del mercato del lavoro
Sul numero dei dipendenti in mobilità, emersi dalla relazione della Segreteria al Lavoro, abbiamo sentito il commento dei tre sindacati che auspicano la riduzione del gap dell'occupazione femminile, il rilancio degli investimenti e una riforma organica del mercato del lavoro.
Nel 2019, 409 i dipendenti entrati in mobilità a San Marino, 32 in più rispetto all'anno precedente. Per Giuliano Tamagnini, Segretario Generale della Csdl, i dati emersi, nonostante un lieve aumento, non destano particolare preoccupazione, mentre permane un problema di “genere”: “I numeri della mobilità sono leggermente ma solo di poche decine. Quello che mi piacerebbe portare alla luce – dichiara Tamagnini – è che la nostra nostra occupazione continua a soffrire principalmente sul piano della disoccupazione femminile e su quel piano bisogna fare delle cose”. Per Gianluca Montanari, Segretario Generale della Cdls, serve un rilancio degli investimenti: “Il 2018 e il 2019 si sono chiusi con un trend occupazionale positivo tuttavia – osserva Montanari – permangono delle criticità. Va ricercato un rilancio sullo sviluppo e generando sviluppo si genera anche nuova occupazione”. Giorgia Giacomini, Segretario Generale dell'Usl, auspica intanto che dal confronto col nuovo esecutivo, scaturisca una riforma organica del mercato del lavoro: “I dati non sono preoccupanti – commenta Giacomini – ma devono far riflettere. In vista dei prossimi incontri col Governo si deve valutare la possibilità di intervenire sul mercato del lavoro”.