La tassa di soggiorno è una realtà. La comunicazione ufficiale è arrivata ieri, a Rimini
Il turismo fa i conti con la crisi, che mostra due facce. Da un lato i dati, che tutto sommato sono positivi, in particolare quelli che arrivano dall’entroterra. Tanto che pochi giorni fa è stato presentato un progetto promo commerciale del Consorzio Castelli e Valli Romagnole che dovrebbe sfociare a breve nella costituzione di pacchetti integrati di cui faranno parte le offerte del Montefeltro e quelle di San Marino. Non esclusivamente balneare, ma una vacanza che punta alla storia, identità, alle scoperte artistiche, naturali, gastronomiche. Che, da aprile, a Rimini sarà tassata. Ed è questa la novità che il comune ha annunciato alle associazioni di categoria. Si sperava in un dietrofront sulla discussa imposta, ma con la manovra Monti la crisi non lascia scampo. L’imposta non è stata quantificata. Sarà calcolata sulla base del periodo di soggiorno, delle stelle delle strutture ricettive prescelte e dell’età dei villeggianti. “Spero si tratti di una soluzione transitoria – commenta dalla vicina San Marino il Segretario di Stato al Turismo, Fabio Berardi- e che una realtà come la riviera romagnola possa trovare altre forme di rilancio”. Nel video l'intervista a Patrizia Rinaldis, presidente Associazione Albergatori Rimini.
Sara Bucci
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy