Il tavolo tripartito va subito riaperto. Lo chiede la CSdL

Ricucire lo strappo con l’Anis e le associazioni bancarie, e definire insieme le prospettive di sviluppo del Paese, alla luce degli accordi internazionali in via di definizione. Lo dice la segreteria confederale della CSdL, chiamata a fare il punto della situazione in questa fase di ripresa dell’attività socio-politica. L’azione del Governo, per far recuperare credibilità al Paese, è carica di aspettative ed occupa un ruolo centrale. “Dall’esito dei prossimi accordi internazionali - sottolinea la CSdL - dipende il futuro della Repubblica”. La crisi economica, per la Confederazione del Lavoro, non dipende solo dalla recessione mondiale ma anche dalle gravi incertezze che vive San Marino e che non permettono agli imprenditori di avere risposte certe, con il rischio che alcuni di loro, sotto la pressione anche delle interpretazioni fiscali italiane, possano decidere di non investire nell’esperienza sammarinese. Di qui l’appello al Governo di impegnarsi a fondo per raggiungere risultati e condizioni il più possibile favorevoli alla ripresa dell’economia e dell’occupazione, e la proposta di riattivare al più presto il tavolo tripartito. “E’ questa - per la CSdL - la sede più idonea per affrontare i nodi cruciali del Paese. Inoltre all’accordo firmato a quel tavolo mancano firme importanti, come quelle dell’Anis e delle associazioni bancarie, che hanno lasciato senza contratto di lavoro oltre 8mila dipendenti. Recuperare questo “strappo”, e riconoscere il rinnovo contrattuale, è - conclude la CSdL - un obiettivo prioritario e fondamentale”.

Sonia Tura

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