A dispetto di un mondo sempre più connesso, la crisi colpisce anche la telefonia mobile, settore che già da tempo lamenta la concorrenza sleale di operatori fuori confine, sul piano dell’occupazione delle frequenze, e dunque di utenti intercettati. E il primo dato evidente è nella riduzione degli aziendali: solo TMS - 19500 SIM attive, 66% del mercato sammarinese - conta 1500 utenti di impresa in meno. E’ l’amministratore delegato, Giuseppe Della Balda, ad annunciare nuovi piani per recuperare nuovo mercato: “Dimezzare i costi: una sfida alla crisi”. Dal primo dicembre, tariffe ridotte del 50% per la mobile e la fissa locale – che comprenderà anche Rimini e Pesaro-Urbino. Sconti anche per il traffico, mobile e fisso, con l’Italia. “Un messaggio positivo” per il segretario all’industria Marco Arzilli “nella prospettiva di uno sviluppo della telefonia mobile e della connettività in genere”. L’occasione per riflettere sul futuro delle telecomunicazioni, anche dal lato delle infrastrutture: “Competitivi e appetibili – ha detto Arzilli – se sapremo garantire buoni standard tecnologici e per questo è necessaria una nuova alleanza con le imprese del settore”. Territorialità e sovranità da tutelare, davanti alla minaccia di operatori extraconfine “abusivi” – li definisce Della Balda, chiedendo un intervento a livello normativo. E a riguardo, a breve, un confronto fra gli operatori e la Direzione Poste e Telecomunicazioni per registrare esigenze e criticità.
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