Tempo di dichiarazioni: per la beneficenza occhio però che sia devoluta a San Marino
Circa 600 mila euro, ogni anno, finiscono in beneficenza. Il 3 per mille che ciascun contribuente può scegliere di devolvere a chi preferisce all’atto della dichiarazione dei redditi. Con una particolarità: devono essere enti riconosciuti giuridicamente e senza scopo di lucro, ma soprattutto sammarinesi, altrimenti la donazione non va a buon fine. La legge è del ’93. L’ erario sammarinese rispetta comunque la volontà del contribuente e destina il suo 3 per mille allo stato, in un apposito fondo che volta in volta viene utilizzato sempre a scopo benefico. Sempre li finiscono anche i soldi di coloro che non specificano bene chi intendono sovvenzionare. Quindi associazioni con sigle facilmente riconoscibili nella dichiarazione per lo più scritta a mano. In testa alle preferenze resta sempre la Chiesa Cattolica e con lei la decina di enti che superano i 10 mila euro di contributi annui. Come l’oncologica, la protezione animali, l’associazione leucemie, la sclerosi multipla, sono circa una ottantina le associazioni che ricorrono nella dichiarazioni di sammarinesi e frontalieri e che vedono spartirsi il tesoretto una volta appannaggio della sola Chiesa Cattolica.
Giovanna Bartolucci
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