Le borse tentano di risollevarsi dopo il lunedì nero che ha fatto crollare i principali listini. Seduta positiva, sostenuta anche dalla buona domanda sulle aste dei titoli di Stato italiani e spagnoli. Piazza Affari aveva aperto bene, ed ha chiuso in forte rialzo al 2,48%. In calo, sotto i 400 punti, anche il differenziale di rendimento fra Btp e Bund Tedeschi, che ieri aveva superato 410. Ma si parla anche di lavoro. In Italia l’Istat sostiene che non è mai stata così bassa la crescita degli stipendi. Le retribuzioni contrattuali orarie a marzo restano ferme, e la crescita tendenziale è la più bassa almeno dal 1983. Nell’Unione Europea si stima il costo orario della manodopera, nel 2011, che in media è stato di 23,1 euro nell’Unione e di 27,6 nella zona euro. Questa media, riferisce Eurostat, nasconde differenze importanti tra singoli Stati, dove il costo orario varia dai 3 euro e mezzo della Bulgaria ai 39,3 euro del Belgio. In Italia la media del costo orario nel 2011 è stata di 26,8 euro.
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