Tonfo petrolio: Ivan Simetovic, “crollata domanda mondiale”; insufficienti i tagli dell'OPEC

Sulle cause scatenanti della “tempesta perfetta” che sta interessando il mercato petrolifero abbiamo sentito l'investitore e broker sammarinese Ivan Simetovic

Sta destando sconcerto, nell'opinione pubblica, il catastrofico crollo del valore del greggio; correlato al dilagare del coronavirus in tutto il Mondo. Ieri, per la prima volta nella storia, il prezzo del barile di petrolio Wti aveva virato in negativo; sprofondando a -37 dollari. Il motivo principale di questa situazione totalmente inedita, è – secondo Ivan Simetovic - l'esaurirsi delle capacità di “storage”; “di conseguenza chi ha comprato contratti con scadenza ieri, non potendo ritirare il petrolio”, non avendo spazio dove metterlo, “si è visto costretto a venderlo a qualsiasi prezzo; addirittura a vendere i future a prezzi negativi”. Una seconda causa – ad avviso del broker ed investitore sammarinese - potrebbe essere costituita dalle liquidazioni forzose di aziende che negoziano il petrolio in modo professionale, “che si sono trovate con grossissime perdite”. Prezzo negativo – puntualizza Simetovic - significa che chi compra non deve pagare il bene, ma che addirittura viene pagato per tenerlo. Ricordato poi il crollo della domanda mondiale; “l'OPEC ha cercato di tagliare, ma non a sufficienza”.

Ascolta l'intervista a Ivan Simetovic - investitore e broker

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