Tra i 47 in "grey list" anche San Marino. Celli: "Già in cantiere due interventi modesti"
San Marino è fuori dalla black list dei paradisi fiscali mondiali redatta dall'Unione Europea. I ministri delle Finanze riuniti nell’Ecofin hanno però anche stilato una lista più ampia di Paesi ritenuti “grigi”, ovvero che non rispettano gli standard europei ma che nelle ultime settimane hanno assunto impegni di trasparenza fiscale e di collaborazione con Bruxelles. Tra questi Stati figura anche San Marino con, tra gli altri, il Liechtestein e la Svizzera. “Il dato di fatto è il non inserimento nella black list, commenta il Segretario alle finanze, e per questo ribadiamo tutta la nostra soddisfazione. Noi, spiega Celli, abbiamo due piccolissime criticità, la cui soluzione è già stata prevista nella finanziaria, e riguardano il regime di incentivi legati alle start up e quelli previsti dall'articolo 73 della legge sviluppo”. Insomma, alla Repubblica dall'Unione Europea sono arrivati due rilievi su normative di portata modesta e che, puntualizza Celli, non sono state varate da questo governo, anche se l'articolo 73 della legge sviluppo è stato aggiornato dal Segretario all'industria. San Marino, ribadisce Celli, non arretrerà di un passo sul percorso di trasparenza intrapreso dal Paese". Gli impegni assunti da San Marino, insieme ad altri 46 Paesi, saranno verificati dall’Unione Europea, che ne controllerà il rispetto entro fine 2018.
Sonia Tura
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