Trademark: in Riviera più arrivi ma periodi più brevi di vacanza
In Riviera l’80% del movimento turistico riguarda gli italiani, di reddito medio o medio basso ossia la fascia sociale che soffre di più la crisi economica.
"Quindi, presumendo -sostiene Trademark- che abbiano stanziato la stessa cifra dello scorso anno per colpa dei rincari di benzina, autostrade e di tutte le altre spese, ciò che resta a disposizione per una vacanza è ridotto. Risultato: si taglia sulla durata del soggiorno".
La conferma è negli arrivi che sono in aumento dell’1,1% a fronte della riduzione delle presenze, in calo di oltre il 3%. Frammentare le vacanza risulta quindi una condizione inevitabile. Si va più volte in vacanze, ma per periodi più brevi.
Ma ci sono anche le buone notizie.
"La proiezione fatta in primavera di 2 milioni di presenze in meno a fine stagione, ipotizzando quindi un giorno in meno di vacanza per ogni italiano, è smentita – dice Trademark – che dalla seconda metà di giugno ha registrato un forte recupero. Insomma la Riviera attrae ancora, aiutata anche da manifestazioni come la Notte Rosa che sul piano economico non ha portato un riscontro altissimo,si è svolta in pieno weekend estivo, ma ha contribuito a rafforzare l’immagine della Riviera, ancora in grado di far fronte a qualsiasi richiesta turistica"