Turismo: agosto non si apre nel segno del tutto esaurito
L’estate, quella vera, comincia adesso. Dal punto di vista climatico e turistico. Anzi, sarebbe più corretto usare il condizionale perché la riviera non nasconde le sue preoccupazioni per agosto. Luglio si è chiuso tra luci ed ombre. A molti albergatori non è andata troppo male, anche se il brutto tempo ha causato partenze anticipate. Ma il mese più caldo dell’anno sta battendo la fiacca. Lo confermano diverse attività ricettive che raccontano di avere ancora stanze libere. Non è un buon segno per la stagione, anche se sono cambiate le abitudini e molti turisti decidono all’ultimo minuto, cercando sistemazione direttamente in loco. Ma c’è un’altra preoccupazione che agita il sonno degli operatori: l’imposta di soggiorno. Ormai viene data per scontata e sta provocando non pochi malumori all’interno della categoria, stufa – spiega il presidente dell’associazione alberghi tipici Leandro Coccia – di farsi carico delle carenze di bilancio dei comuni. Ed è già pronta una proposta alternativa: la tassa di scopo. Piuttosto che fare pagare ai turisti con conseguenze negative per la riviera – suggerisce Coccia - perché non fare partecipare allo sviluppo della città un po’ tutti i settori, fatta eccezione delle classi meno abbienti? Nell’attesa gli albergatori guardano dalla finestra confidando in nuovi arrivi. Sabato, sulle strade delle vacanze, torna il bollino nero. Buone notizie sul fronte del meteo: migliora il tempo al centro sud. E da domani torna l'alta pressione africana.
Monica Fabbri
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