Turismo, Raggi (Consorzio 2000): "Dobbiamo smettere di affidarci al tempo"
Non abbiamo fatto in tempo ad assaggiarla la Primavera, che subito pioggia e nebbia ci hanno riportato alla mente l’inclemenza della passata stagione. Il bel tempo insomma tarda ad arrivare: le temperature, ieri e oggi, sono di nuovo scese oscillando tra i 10 e i 12 gradi, ma da domani è previsto un miglioramento. Che sia la volta buona? Anche perché questa primavera altalenante non ha favorito di certo il comparto turistico - commerciale in termini di presenze: è stata ad esempio una Pasqua al 50% proprio a causa della pioggia. “In ogni caso, è avvilente continuare a fare affidamento sul tempo”. Il Presidente del Consorzio San Marino 2000, Stefano Raggi non ci sta a fare delle avverse condizioni meteo l’unico alibi per giustificare ciò che non va come dovrebbe. “Qui di chiacchiere se ne fanno tante – dice - la volontà politica di cambiare le cose c’è sicuramente, ma alla fine si concretizza poco o nulla. Per quale motivo? Forse perché agire contro certi schemi ormai consolidati significa scontentare gli interessi di qualcuno. Meglio quindi lasciare tutto così com’è e stare a guardare il mondo che cambia – conclude ironicamente Raggi. Il Presidente del Consorzio riconosce l’impegno del Segretario di Stato competente, ma spesso anche la politica si scontra con le posizioni di alcuni operatori ancora legati ad un’idea di turismo e commercio che ormai non esiste più. Capitolo gite scolastiche. In questi giorni, capita spesso di vedere delle scolaresche lungo le vie del centro storico. “Un segmento importante per un certo tipo di commercio – ammette Stefano Raggi – ben vengano! Ma così come per il tempo, non possiamo fare affidamento sulle gite per risollevare le sorti del comparto. Tra l’altro, i flussi di studenti in gita a San Marino sono diminuiti – aggiunge – anche a causa dei servizi realizzati da “Striscia la notizia” e altri redazionali che hanno denunciato la vendita di armi, più o meno improprie, a minorenni”. Ne esce, dunque, una pessima immagine della Repubblica.
Silvia Pelliccioni
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