Il turismo tradizionale sul Titano - quello mordi e fuggi, fatto di visite di mezza giornata o poco più nel centro storico – è in crisi. E’ il primo dato evidente di questo bilancio d’inizio stagione e le prospettive per il prosieguo dell’estate – in questo senso – non sono affatto incoraggianti. Una flessione prevista, forse inevitabile. Stanno cambiando le abitudini dei turisti, e l’avvento dell’euro ha scombussolato i conti in tasca alle persone. Il tempo variabile di questa primavera, che in teoria avrebbe dovuto favorire l’afflusso di visitatori dalla Riviera, non ha aiutato più di tanto e questo deve far riflettere. Secondo Gianfranco Ugolini, dell’USOT, serve un piano di sviluppo organico ed interventi importanti da parte delle categorie e del Governo, serve soprattutto – dice Ugolini - creare nuove attrattive come ad esempio Beauty farm e centri benessere. C’è però anche un dato incoraggiante in questo primo assaggio di stagione: quello relativo al turismo congressuale e legato agli eventi. Gli operatori del Titano stanno puntando moltissimo su questo settore dell’offerta turistica. Siamo moderatamente ottimisti – dice Sergio Michelotti, del Consorzio San Marino 2000 – manifestazioni come il Master International di Nuoto, come la riunione del Rotary o l’esposizione dei bonsaisti hanno portato tanta gente in Repubblica. Le prospettive per il futuro sono buone. Tanti organizzatori – afferma Michelotti – ci hanno detto che le stesse manifestazioni – organizzate a San Marino, anziché in altri luoghi – hanno più successo. Occorre lavorare in questa direzione.
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